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Il film della settimana

Il precario non va più di moda!

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Il precario non va più di moda!

Milano, città della moda… nevrotica e consumistica… routinaria e stupefacente…

Eppur ancor spazio c’è per chi ormai non è più neanche precario. Antonio fa il rimpiazzatore, colui che si guadagna la giornata sostituendo, per qualsiasi ragione, chi non può temporaneamente svolgere il suo lavoro… qualche ora cuoco, qualche ora tramviere, qualche ora operaio…

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Una forma di precariato ben strutturata nella sua instabilità… una forma di lavoro che di per sé ha la sua costanza.

Alzarsi al mattino senza sapere cosa fare per tutto il giorno non è più un problema se è chiaro l’obiettivo quotidiano… trovare un rimpiazzo, con fermezza d’animo e grande coraggio.

Ed essere pure felici seppur in un ambiente familiare non privo di difficoltà…
Caratteristiche richieste per fare il rimpiazzatore:

– flessibilità (animo, animo!),

– adattabilità (viva i generalisti!),

– prestanza fisica (almeno i muscoli!),

– umorismo (forse cinismo!)

– pazienza (magari anche un po’ d’umiltà!)

ecc. ecc. ecc.

E se poi il rimpiazzatore, che lavora incessantemente senza lamentarsi, è pure attento e sensibile alle problematiche altrui… è proprio un “eroe” che avanza, appunto, intrepido senza vergogna.

Antonio Pane è un personaggio fuori tempo, probabilmente atipico (non nel lavoro)! Solitario più che solo

Quasi strano pare… a tratti una caricatura in una barzelletta.

Un film da vedere, pieno di buoni principi e belle espressioni.

Un film che ci ricorda le cose più ovvie… quali per esempio l’importanza di avere un lavoro ed avere uno scopo nella vita.

La critica non è sempre stata così magnanima nei confronti di questa pellicola.

Personalmente disconosco chi ha valutato lento il ritmo della storia e scontati i dialoghi perché pieni di luoghi comuni.

Non ci si deve vergognare a non avere un lavoro (non perdiamoci d’animo però… continuiamo a cercarlo!); pensate se ci dovessimo vergognare ad essere dei rimpiazzatori!!!!!!

L’Intrepido è proprio un film attuale, da vedere ma anche da “leggere”! Come da leggere son le poesie, per sognare o per vivere meglio nella realtà.

Ed i lettori abitudinali sapranno cogliere lo spirito di Amelio che sono convinta vi suggerirebbe di leggere sul vocabolario il significato dell’aggettivo INTREPIDO:
intrèpido agg. [dal lat. intrepĭdus, comp. di in-2 e trepĭdus «trepido»]. – Che non trema di paura, che mostra saldezza di cuore e fermezza d’animo soprattutto nel compiere atti di valore, nell’affrontare un pericolo, nell’iniziare e proseguire in un’azione anche rischiosa ritenuta un dovere (detto perciò in genere di chi dimostra un coraggio attivo, a differenza di impavido, imperterrito che si riferiscono più spesso a chi mostra fermezza nel sostenere, nel subire): soldato, eroe i.; animo i.; affrontare i. il nemico, il martirio; avanzare i. tra le fiamme, tra le scariche della fucileria nemica; i. assertori della fede. Iron. o spreg., di persona sfrontata, che non prova rossore e vergogna (di solito in posizione predicativa, e quindi con funzione avverbiale): è capace di dire i. le più solenni sciocchezze; sebbene l’avessero visto rubare, negava intrepido. ◆ Avv. intrepidaménte, con fermezza d’animo, con coraggio: gettarsi intrepidamente tra le fiamme, tra i flutti; affrontare intrepidamente il pericolo, il martirio.

Buona visione.

La vostra videotherapista

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